Ho cambiato punto di vista
Premetto che il dolore per quello che sta succedendo in questo periodo , per le persone che non ci sono più e per tutti quelli che sono malati fa parte di me e pesa sul mio cuore come su quello di tutti noi, ma capita di avere,talvolta, pensieri futili, perchè siamo umani e viviamo anche delle piccole cose quotidiane .
In questi giorni di quarantena, ciascuno nella propria casa, ci si occupa di mille piccole cose trascurate per anni a causa della vita sempre di corsa che per vari motivi ci ritroviamo a fare.
Abbiamo però, tempo anche per pensare e riflettere proprio su come sta cambiando il nostro punto di vista ora che ci ritroviamo costretti in casa, con i negozi chiusi, le attività ferme , una situazione che mai avremmo pensato di vivere.
Finora io e mio marito ce la siamo cavata bene : io sono solita preparare gnocchi, ravioli, minestroni e tenerli in freezer per quando non ho tempo o voglia di cucinare, e ho anche l’abitudine di approfittare delle offerte su saponi, detergenti per la casa,dentifrici…insomma la nostra casa è sempre ben fornita.
Per le cose fresche mio marito va al negozio qui vicino , io impasto il pane e non ci manca nulla.
Ma ecco che stamattina, nell’aprire il barattolo della crema viso, mi sono accorta che era quasi finita.
E’ lì che ho sentito la prima fitta di coscienza che mi ha fatto dire : Oh cavolo, e adesso come faccio?
Così ne ho usata poca poca e ho cominciato a pensare a quando osservavo con occhio critico le persone anziane, che non buttano via niente, che risparmiano su tutto ciò che usano, che danno grande valore ad ogni oggetto, come se non fosse possibile ricomprarne uno nuovo.
E ho cominciato a sentire rimorso verso quelle persone anziane: loro hanno vissuto la guerra, momenti di povertà assoluta, in cui ogni cosa aveva un grande valore perchè era impossibile sostituirla , e ciò che si consumava andava centellinato, perchè finito quello sarebbe stato difficile procurarsene ancora.
E io che quando lavo i piatti verso il sapone senza badare alla quantità, spruzzo lo sgrassatore ovunque e in abbondanza, faccio la lavatrice anche con pochi panni dentro e non mi curo dell’acqua che consuma… comincio ora a capire quali sono i generi di prima necessità e quali no, e la mia crema, la tintura per i capelli, il deodorante, non lo sono !
E io che non capivo , che criticavo, che dicevo si, ok, ma la guerra ora è finita, ora non manca nulla, non c’è più bisogno di tutte queste attenzioni, facendomi travolgere dalla società dei consumi, ora capisco che chi ha vissuto anni, e non giorni, anni in quelle restrizioni, non riesce più a sprecare, a liberarsene.
Non so quando tutto questo finirà, per quanto tempo dovremo rimanere in questa situazione sospesa, non so se ogni volta che userò di nuovo qualcosa, sicura di poterne ricomprare quanto voglio, avrò ancora la leggerezza che ho avuto fino ad oggi.
Certo è che il mio punto di vista è cambiato, ho acquisito una nuova consapevolezza e chiedo mentalmente scusa a tutti quelli che ho criticato , nella vita prima del virus.