Pici, che passione!
Ho scoperto l’esistenza dei pici nel periodo in cui mia figlia Laura studiava a Firenze all’università.
E’ stata lei a suggerirmi di assaggiarli al ristorante una volta che sono andata a trovarla, e da allora non li ho più dimenticati.
Naturalmente ho provato a farli in casa, ma li ho sempre stesi con le mani uno alla volta, e , se bisogna prepararli per un po’ di persone, diventa un lungo lavoro.
Qualche settimana fa, però, girando in centro città e curiosando tra le vetrine, ho visto un mattarello “per pici” che mi ha folgorato e non ho potuto fare a meno di comprarlo.
L’ho adoperato il giorno dopo e devo dire che in effetti semplifica e velocizza il lavoro.
Ci vuole un po’ di forza per premere l’impasto in modo che il mattarello lo tagli, forse la versione in metallo dello stesso mattarello sarebbe stata migliore, ma i miei pici sono venuti benissimo lo stesso.
Io li faccio così :
700 gr farina
un po’ di olio
2 bicchieri di acqua.
Impasto a lungo , finchè vedo che la pasta è morbida ed elastica.
La copro con un canovaccio e la lascio riposare almeno 10 minuti.
Poi la stendo col mattarello a circa mezzo centimetro e la cospargo di farina di semola, perchè sia meno appiccicosa.
A questo punto entra in gioco il mio nuovo mattarello , che mi taglia le striscioline della misura perfetta, e io poi le ripasso con le mani per arrotondare un po’ la forma.
Se non avete questo mattarello, basta fare come facevo io prima: si taglia la pasta stesa a circa mezzo centimetro con un coltello e poi si lavora ogni striscetta sul tavolo e tra le mani in modo da ottenere dei serpentelli tondi e lunghi come spaghettoni.
Vogliono cuocere una decina di minuti, ma assaggiate prima di scolare, a volte cuociono un po’ di più , a seconda di quanto sono grossi.
Per condirli io amo tre tipi di condimento : le briciole, il pesto di cavolo nero e il cacio e pepe.
Pesto di cavolo nero :
lessare le foglie di cavolo nero in poca acqua, dopo avere eliminato la parte centrale. Scolare, strizzare, mettere nel bicchiere del frullatore ad immersione aggiungendo una manciata di mandorle pelate,uno spicchio di aglio, sale, olio, parmigiano grattugiato.Frullare il tutto e condire.
Briciole :
mettere nel mixer 3 fette di pane toscano raffermo senza crosta, , timo e origano, timo limone, salvia , maggiorana.
Fare dorare in padella senza aggiungere olio.Attenzione perchè brucia in un attimo, mescolare continuamente con un cucchiaio di legno.
Mettere in una ciotola.
Nella padella mettere olio, aglio, 3 filetti di acciughe,scaldare e sciogliere le acciughe.
Quando la pasta è pronta scolarla (lasciando da parte un pochino dell’acqua di cottura) e versarla in padella a insaporire .Aggiungere un paio di cucchiai di acqua di cottura, fare saltare e impiattare.
Cospargere con le briciole , abbondante pecorino e un filo d’olio.
Cacio e pepe
Beh, questa è una ricetta classica che tutti conoscono, ma la propongo ugualmente perchè con i pici è troppo buona.
Grattare 150 g di pecorino stagionato e 50 g di parmigiano.
Mescolare ai formaggi, poco alla volta, un mestolino di acqua calda dove stanno cuocendo i pici e formare la cremina.
Versarla nella ciotola dove poi verrà messa a pasta , aggiungere pepe abbondante , versare i pici scolati,mettere sopra ancora un po’ di pecorino, mescolare perfettamente e servire.